Ce l'ho o non ce l'ho? I misteriosi sintomi del colon irritabile

La sindrome del colon irritabile o "intestino irritabile" è una malattia insidiosa perché può passare molto tempo dall'insorgere dei primi sintomi al riconoscimento della presenza della sindrome. Questo accade perché i sintomi del colon irritabile sono abbastanza comuni anche in altre patologie oppure possono verificarsi occasionalmente in qualsiasi individuo. Oltre a essere aspecifici, i sintomi del colon irritabile spesso vanno e vengono per periodi più o meno lunghi. La genericità e la variabilità dei sintomi mettono spesso in difficoltà anche gli stessi medici quando si tratta di fare una diagnosi di colon irritabile... e spesso gli stessi malati tendono a sottovalutare la situazione dando la colpa ad un colpo di freddo, ad un fantomatico "virus intestinale", ad un periodo "no": ogni volta è facile trovare una scusa se l'intestino fa male o ci si sente gonfi. Come fare a capire se è il caso di insistere con il vostro medico che vuole darvi il solito "purgante leggero"? Oppure, quando è il caso di andare direttamente dallo specialista senza aspettare oltre?

Come si sviluppa la sindrome del colon irritabile? Un intestino che "lavora" normalmente, spinge gli alimenti nei lunghi tratti intestinali attraverso una serie di movimenti dei muscoli interni dell'intestino. Le contrazioni di questi muscoli sono gestite direttamente dal sistema nervoso e presentano una certa regolarità, rispondendo in maniera automatica alla presenza di alimenti in corso di digestione lungo il tratto intestinale. Nel caso dell'intestino irritabile la regolarità di questi movimenti viene compromessa. Possono diventare più veloci, troppo veloci, spingendo gli alimenti lungo l'intestino senza permettere che l'acqua presente nelle feci venga assorbita: questo provoca diarrea e gonfiori addominali. Ma le contrazioni intestinali possono anche rallentare, allungando il transito nell'intestino delle feci: si hanno così stitichezza, stipsi, senso di constipazione. Entrambe le situazioni possono alternarsi nelle persone soggette a sindrome del colon irritabile.

Facciamo un po' di ordine. Tenete presente che i sintomi del colon e dell'intestino irritabile sono sostanzialmente di tre tipi:

1) gonfiore addominale che può essere accompagnato da meteorismo e flatulenza
2) alterazione dell'evacuazione, per frequenza e per consistenza delle feci: si alternano diversamente stipsi e diarrea
3) mal di testa (sensazione di "testa gonfia") e astenia (stanchezza, spossatezza, cattivo umore)

In genere questi 3 gruppi di sintomi coesistono in tutti i malati: ciascuno poi presenta in maniera più marcata acuni di questi sintomi, secondo le sensibilità individuali. I sintomi non intestinali (mal di testa, astenia) si verificano più spesso nelle fasi acute della sindrome e non in tutti i casi. Ma in fondo tutti hanno durante l'anno episodi d questi tipo? Quando questi problemi diventano sintomi del colon irritabile? La chiave di interpretazione non è individuare il sintomo specifico (che non c'è), ma studiare la FREQUENZA dei sintomi aspecifici.

Probabilmente c'è colon irritabile se si verifica la REGOLA DEL 3: più di tre volte al giorno oppure meno di tre volte a settimana per 3 settimane. Tre che cosa? Beh, certamente evacuazioni.

Se andate in bagno più di tre volte al giorno (diarrea), oppre meno di tre volte alla settimana (stipsi, stitichezza) e questo si verifica per un periodo di almeno 3/4 settimane consecutive nel corso dell'anno... mi sa che è il caso di vedere uno specialista. Naturalmente l'autodiagnosi è solo una indicazione che vi può consigliare di sentire subito uno specialista senza aspettare oltre. Solo lo specialista potrà fare la diagnosi, dopo una serie di esami specifici per escludere altre patologie più gravi che potrebbero avere gli stessi sintomi.


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